La Trasparenza Aziendale

La trasparenza aziendale nei dati economico finanziari, diminuisce il grado di rischio verso i creditori ed aumenta il grado di credibilità verso gli investitori oltre a dimostrare una maggiore sensibilità civica e sociale. Dimostra la consapevolezza degli amministratori sulla situazione che può essere positiva o negativa, ma sul cui miglioramento essi si impegnano sapendo esattamente come intervenire senza temere il confronto nemmeno con sè stessi, che avverrà inevitabilmente l'anno successivo. Dimostra dunque la determinazione nel perseguire gli obiettivi mettendosi anche in discussione. A beneficio e rispetto non solo dei soci ma anche dei dipendenti, dei fornitori e dell'intera comunità in cui l'azienda opera. Caratterizza lo stile prima ancora della mentalità. Si distacca dalla deriva individualista che sta riportando indietro nel tempo le lancette dell'orologio della storia creando, nella politica di vari paesi, nuove situazioni di tensione nazionalista, laddove si pensa che la ricchezza raggiunta possa e debba bastare a sè stessi e non sia invece parte integrante di un'evoluzione di squadra. C'é chi pensa che la trasparenza sia un valore soggettivo: ma dovendo decidere tra il bere un bicchiere di acqua trasparente ed un bicchiere di acqua torbida non dovrebbero sussistere molti dubbi nella scelta! La trasparenza é un valore assoluto. Nativo. Che puó solo o essere mantenuto o essere perduto.

L'ETICA DELLA COMUNICAZIONE OGGI TRA FILOSOFIA E DIRITTO
Patrizia Snaidero
Porta la data del 29 giugno 2009 la terza enciclica di Benedetto XVI 
la prima di carattere "sociale" del suo pontificato, che appare a celebrare i quaranta anni dalla enciclica Populorum Progressio di Paolo VI ed a venti anni dall'enciclica, anch'essa sociale Sollicitudo Rei Socialis di Giovanni Paolo II. 
L'enciclica porta il nome "Caritas in Veritate"41. 
ll messaggio rivolto a "tutti gli uomini di buona volontà" è un monito ed allo stesso tempo un
incoraggiamento al bene comune, alla giustiZia, per uno «sviluppo umano integrale»;42«...il
rischio del nostro tempo è che all'interdipendenza di fatto tra gli uomini non corrisponda
l'interazione etica delle coscienze e delle intelligenze».
Fortissimo il messaggio sul filone - attualissimo - trattato da economisti e filosofi che Si può
definire "neo-etico"; in tempi di crisi economica sul filo della recessione incombente, in tempi di
crescita di disoccupazione, di futuro incerto per molte famiglie è necessario puntare lo sguardo
alla comunicazione, intesa nella sua accezione più ampia, alla giustizia, all'eguaglianza alla «
verità che è Iògos che crea did-logos e quindi comunicazione e comunione».
Etica e comunicazione sono quindi viste, anche nell'attualissimo messaggio di Papa
Benedetto XVI al mondo, come interconnesse e necessai'ie, ai valori di carità, giustizia, fede
ed uguaglianza.